Visite Guidate nel territorio della Valdambra

BUCINE: Pieve romanica di San Giovanni Battista a Petrolo. L’edificio custodisce tre eccezionali opere in terracotta invetriate di Giovanni Della Robbia tra il 1517 ed il 1521. VISITE GUIDATE: da Aprile a Ottobre tutte le domeniche e tutti i festivi dalle ore 16:00 alle ore 18:00 (visite su richiesta per gruppi di minimo 8 persone negli altri giorni della settimana) CONTATTI: Gruppo Volontari Pieve di Galatrona tel. +39 338/2879310

La Torre di Galatrona La torre chiamata il “Torrione” di origine alto-medievale svolgeva funzioni di controllo Alta 27 metri, oggi luogo eccezionale per una vista a 360° su tutta la Valdambra. VISITE GUIDATE: Da Aprile a Ottobre sabato dalle ore 15:00 alle ore 19:00 tutte le domeniche dalle ore 10:00 alle ore 12:00 e dalle ore 15:00 alle ore 19:00 Visite su richiesta per gruppi di minimo 8 persone negli altri giorni della settimana. CONTATTI: Amici del Torrione tel. + 39 339/6749080

BADIA A RUOTI: Abbazia di Badia a Ruoti Edificio sacro medievale antico e potente complesso monastico, sull’altare è esposta la pala realizzata da Neri di Bicci nel 1472. VISITE GUIDATE: su prenotazione Associazione “Neri de Bicci” ai seguenti numeri telefonici tel. + 39 338/5929912 + 39 339/2447023

BADIA AGNANO: Abbazia di Santa Maria Agnano Edificio sacro benedettino, camaldolese poi, ed importante complesso artistico/architettonico il quale nel passato ebbe il controllo su numerose chiese della Valdambra, del Valdarno, della Valdichiana, di Arezzo e del Senese. VISITE GUIDATE: Su prenotazione contattare Associazione “Gruppo Ricerche Storiche – Badia Agnano”: Alessio Tel. +39 335/421763

SAN PANCRAZIO: Museo della memoria Edificio in cui è raccolto la documentazione storica dell’eccidio nazista di San Pancrazio. VISITE GUIDATE: Su prenotazione ai seguenti numeri telefonici: Luciana Tel. + 39 340/5075446

POGI: Il Ponte romano come appare oggi, è frutto di una stratificazione storicoarchitettonica ben visibile dalla struttura muraria. Le fondamenta sono di epoca Romana, il ponte infatti si trovava su una deviazione della via consolare Cassia Adrianea, antico tracciato viario, che univa Roma a Firenze. Su tali piloni si appoggia la struttura di epoca medievale con profilo a schiena d’asino a cinque arcate, di cui le centrali di luce maggiore.